Esiste una microbiotica polmonare, proprio come quella presenta nell’intestino. Per microbiotica si intendono i microrganismi (batteri, virus, funghi e Archea) nei tessuti e negli spazi aerei che compongono i polmoni.
Per molto tempo si pensava che quest’organo fosse sterile. Invece ricorrendo alle più moderne tecniche di sequenziamento genetico si è scoperto che i polmoni ospitano numerosi microrganismi, sebbene con densità minore rispetto, per esempio, a quella dell’intestino. La microbiotica si forma nelle prime settimane di vita e la sua modificazione può interferire con varie patologie polmonari.
Il rapporto tra microbiotica e sistema immunitario si modifica anche a seconda dell’età
Le evidenze che si stanno accumulando, infatti, sembrano suggerire che il microbiota polmonare abbia due ruoli importanti: regolare l’immunità dello strato superficiale delle vie aeree (mucosa) e mantenere l’equilibro tra infiammazione e tolleranza immunologica, vale a dire lo stato in cui il sistema immunitario non reagisce alla presenza di una sostanza o di un tessuto che altrimenti stimolerebbe una risposta antifiammatoria.
La modificazione del microbiotica può anche avvenire nel corso di malattie polmonari e quindi influire sulla risposta infiammatoria cronica che caratterizzano ad esempio patologie come asma o broncopatia cronica ostruttiva.
In questi casi si verifica infatti la correlazione tra presenza di germi patogeni e riduzione del numero, della varietà e del tipo di microrganismi che compongono il microbiota.
Il rapporto tra microbiotica e sistema immunitario si modifica anche a seconda dell’età, dell’ambiente e dello stile di vita. Gli studi sono concentrati soprattutto sul ruolo dei batteri.
Ora si sta indagando anche su virus e funghi e i risultati saranno importanti per comprendere il vero ruolo della microbiotica nella genesi e nello sviluppo delle malattie croniche polmonari.
A cura della Redazione