Il gap tra età biologica ed anagrafica è una questione di ormoni ma non solo.
Alcuni stili alimentari e di vita possono ridurre in modo considerevole l'accumulo di danni indotti dal tempo sul nostro organismo. E' stato dimostrato che lo stile di vita alimentare tipico del mondo occidentale funge da acceleratore del processo di invecchiamento.
I principi di una dieta antietà insieme a diversi parametri di riferimento medici in base all’età e al genere, senza mai tralasciare il gruppo sangui- gno di riferimento, sottoposti all’anamnesi del dott. Roberto Mazzoli pos- sono fare la differenza. Il Dottore, specialista in medicina anti-aging, kinesiologo delle Intolleranze Alimentari, preparatore atletico per lo sport e il fitness, è stato docente universitario presso la facoltà di Bioscienze e Medicina, ha raggiunto traguardi importanti nello sport a livello europeo, americano e mondiale, prima come atleta poi come professionista al servizio di atleti e non.
“La nostra speranza di vita non è di 80 anni ma di 120 anni. Il mio metodo è frutto di 40 anni di ricerche e lavoro”, ci spiega il dott. Mazzoli che noi della redazione di Elixyr abbiamo incontrato. “Gli zuccheri infiammano, non fanno altro che accelerare il processo degenerativo delle cellule, come pure fanno male i cibi cotti, più sono crudi e meglio è. Questi accor- gimenti ed altri sono il risultato di ricerche su atleti e non, con risultati più o meno importanti in base alla propria fisicità. Il 70% dei cibi moderni non esisteva quando si è formato il sistema digestivo, che è rimasto presso- ché lo stesso di 15mila anni fa. Infondere uno stile di vita più consono, per avere più massa muscolare in cui i muscoli non devono essere grossi ma forti è già l’inizio del percorso”.
Il gap tra età biologica ed anagrafica è una questione di ormoni ma non solo. Col dott. Mazzoli e lo staff medico La Fenice questo scarto, più o meno considerevole, si può ridurre per vivere meglio e più a lungo.
Dott. Roberto Mazzoli