Scriveva Albert SzentGyorgyi: “l’acqua è la materia della vita. È matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua”. Come potremmo non essere d’accordo! Il nostro organismo adulto è formato per metà da acqua (55-60%), percentuale che sale fino al 75-85% nel neonato.
Scriveva Albert SzentGyorgyi: “l’acqua è la materia della vita. È matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua”. Come potremmo non essere d’accordo! Il nostro organismo adulto è formato per metà da acqua (55-60%), percentuale che sale fino al 75-85% nel neonato.
La sua presenza è indispensabile per la maggior parte delle funzioni corporee: consente lo svolgimento di tutti i processi fisiologici; agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti (es. minerali, vitamine idrosolubili); promuove la digestione, l’assorbimento, il trasporto e l’utilizzo dei nutrienti; regola la temperatura corporea (es. sudorazione); agisce come “lubrificante” nelle articolazioni, nei tessuti e nelle mucose; mantiene elastica e compatta la pelle e le mucose; agevola la purificazione del corpo dalle tossine; riduce la stitichezza e aumenta la morbidezza delle feci; aiuta la respirazione.
L’importanza della giusta idratazione Mantenere una giusta idratazione è fondamentale per conservare un buono stato di salute. Pensate che, con una disidratazione solo del 2% comincia a manifestarsi il senso di sete; intorno al 5% compaiono crampi, debolezza, mal di testa, irritabilità; al 7% si possono avere malessere generale, profonda debolezza e allucinazioni; con il 10% vi è concreto rischio del colpo di calore fino a mettere a repentaglio la vita stessa. Il tutto senza contare che una disidratazione costante è associata a una maggiore insorgenza di alcune gravi patologie quali: calcoli renali, tumori del colon e dell’apparato urinario (vescica, prostata, reni). Fate quindi attenzione, perché come abbiamo visto, il senso della sete si manifesta quando siamo già disidratati!
Cosa fare per mantenere una buona idratazione?
• Bere 1,5-2L di acqua al giorno, meglio se a temperatura ambiente
• Tentare di anticipare il senso della sete, in particolare negli anziani
• Controllare l’assunzione nelle categorie a rischio (bambini)
• Bere frequentemente e in piccole quantità, sia durante che dopo i pasti
• Preferire l’acqua alle bevande che oltre a fornire acqua apportano zuccheri e calorie (es. succhi, bevande gassate, bevande alcoliche)
• Non tutte le acque sono uguali, variare spesso la tipologia alternando quelle povere in sali (oligominerali) a quelle più ricche (mineralizzate)
• Aumentare l’introito di acqua in particolari condizioni che ne causano una perdita maggiore (es. febbre, vomito, diarrea, attività fisica)
• In caso di attività fisica ricordarsi di bere prima, dopo e durante la prestazione, soprattutto per attività intense. Una buona idratazione non solo garantisce un buono stato di salute ma migliora la performance sportiva
• Se non si gradisce il ‘non sapore’ dell’acqua provare ad aggiungere ad una bottiglia mezzo bicchiere di succo di limone o di arancia. In alternativa vanno bene tisane ed infusi, ma senza aggiungere zuccheri.
Suggerimenti per chi beve poco Vi sembrerà banale ma spesso il problema principale di chi beve poco è che non si ricorda di bere o ha un senso della sete che non funziona come dovrebbe. In questi casi qualche trucchetto po trebbe esservi d’aiuto. Ad esempio tenere a portata di mano una bottiglia di acqua, non solo vederla ricorderà di bere ma a fine giornata ci si renderà conto di quanta acqua è stata bevuta; bere ogni volta che si mangia; impostare delle sveglie sul telefono come promemoria.