Il tarassaco è una pianta perenne e spontanea della famiglia delle Asteracee che si sviluppa oltre i 2000 metri nelle zone alpine. E' conosciuta fin dall’antichità per le proprietà diuretiche e depurative; non a caso, in gergo volgare è conosciuto come “piscialetto”, ma anche Dente di leone, per la forma dentata delle sue foglie, che sono commestibili, per cui viene anche chiamato “cicoria matta”.
Il tarassaco è una pianta perenne e spontanea della famiglia delle Asteracee che si sviluppa oltre i 2000 metri nelle zone alpine. E' conosciuta fin dall’antichità per le proprietà diuretiche e depurative; non a caso, in gergo volgare è conosciuto come “piscialetto”, ma anche Dente di leone, per la forma dentata delle sue foglie, che sono commestibili, per cui viene anche chiamato “cicoria matta”. Anche se è una pianta infestante, conosciuta soprattutto perché si trasforma nel “soffione” col quale giocano i bambini nei prati, in realtà il tarassaco porta benefici per cui vale la pena di conoscerlo meglio. Il Dente di leone ama i climi temperati, ma si adatta facilmente diverse temperature e avversità. Fiorisce a partire dalla primavera fino a tutto il periodo autunnale, con un’infiorescenza di un bel giallo deciso. Il fiore produce un frutto secco il quale contiene il cosiddetto “pappo”, ovvero il soffione, un ciuffo di peli che tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo divertiti a disperdere nel vento. Questa erba selvatica ha proprietà terapeutiche preziose, conosciute già dai nativi americani, utilizzate soprattutto in ambito erboristico, dove si sfruttano sia le radici, sia le foglie della pianta, ad azione disintossicante, ma si possono usare anche i fiori per infusi o tisane. Il Dente di leone contiene acqua, zuccheri, proteine, ma soprattutto, carotenoidi, pigmenti vegetali che agiscono da provitamine, dal forte potere antiossidante, fitosteroli, ovvero composti chimici vegetali che riducono il colesterolo, vitamine e minerali. In particolare: sodio, potassio, fosforo, magnesio, vitamine del gruppo B, vitamina A, vitamina C, vitamina E.
La radice del tarassaco ha proprietà depurative in quanto attiva pelle, fegato e reni, che si occupano della trasformazione ed eliminazione delle tossine. Questa attività è data dalla presenza di vitamine, minerali e principi amari come il tarasserolo e la tarassacina. Tutti elementi che svolgono un’azione depurativa ed epatoprotettiva, utile sia per prevenire, sia per curare calcoli biliari, insufficienza epatica e itterizia, ma anche per la salute della cistifellea.
Questa pianta stimola la diuresi e svolge, quindi, un’ottima azione drenante utile nel trattamento delle infezioni lievi delle vie urinarie, ma anche per combattere la ritenzione idrica e per depurarsi ai cambi di stagione, similmente a quanto abbiamo scoperto parlando del tè verde e delle sue proprietà.
Il tarassaco aiuta i processi di regolazione e difesa del sistema immunitario, stimolando la sintesi dell’ossido nitrico, un composto con importanti funzioni, soprattutto a livello del sistema nervoso.
Tra le poche controindicazioni che presenta viene sconsigliato in caso di gastrite o ulcere. A causa, invece, del contenuto di potassio, può avere controindicazioni per coloro che soffrono di insufficienza renale o cardiaca e diabete. Il tarassaco può, inoltre, generare reazioni allergiche o abbassamento di pressione in persone predisposte. In ogni caso, se si utilizza il tarassaco per i benefici, non bisogna mai dimenticare di inserirlo in una dieta sana e bilanciata, consultando anticipatamente il proprio medico, soprattutto se si assumono farmaci, con i quali la pianta potrebbe interagire.