Il massaggio metamerico è un trattamento la cui efficace validità si irradia in tutto il corpo. Può essere utile per alleviare mal di schiena, dolori addominali, dolori relativi alle articolazioni e aiuta a riequilibrare il sistema nervoso. Spesso grandi stress emotivi vengono somatizzati dall’organismo provocando scompensi e problematiche, il massaggio metamerico va a lavorare proprio su queste tensioni a livello psicosomatico donando subito una piacevole sensazione di leggerezza al cliente.
Esattamente come la riflessologia plantare, il massaggio metamerico prende in considerazione l’organismo nella sua interezza, considerando anche le emozioni. Queste ultime, secondo la medicina tradizionale cinese, sono collegate ad ogni nostro organo tanto da influenzarne il suo funzionamento. Proprio per questo le due tecniche possono essere applicate contemporaneamente durante la stessa seduta.
La differenza dalla riflessologia è che le manipolazioni non interessano solo il piede ma vengono effettuate direttamente sul corpo iniziando proprio dalla schiena che viene divisa in fasce o “metameri”. È proprio da qui che partono le terminazioni nervose, ognuna collegata ad un organo ben preciso. Se queste sono tese, anche l’organo corrispondente avrà un funzionamento alterato. Il massaggio in questione tende a sistemare quasi tutti i disturbi contro i quali combattiamo quotidianamente: mal di schiena, sciatalgia, scompenso del ciclo mestruale, raffreddori frequenti, sinusite, problemi gastrointestinali, allergie, difese immunitarie, intolleranze, acne, ecc...
La tecnica usata è quella dello “scollamento” dei tessuti che, automaticamente, porta a rilassare tutto fino ad arrivare in profondità. Il termine potrebbe far paura, in realtà è solo una parola che apre la strada ad un equilibrio fisicoemotivo ed estetico.
Sì, anche estetico! Pensate alla cellulite. Se la cistifellea non funzionasse bene i grassi non verrebbero mai smaltiti del tutto o per nulla accumulandosi nel tempo e in determinate zone ben precise che noi donne conosciamo fin troppo bene!...
NAMASTÈ.
Marisa Rubini