Il crescente aumento dell'aspettativa di vita è un traguardo che la civiltà occidentale ha conquistato grazie al progresso tecnologico e scientifico, oltre che all’aumento della qualità della vita che caratterizza la nostra epoca. Tutto questo ci porta inevitabilmente a desiderare di mantenere un aspetto perennemente giovane, per la propria autostima, per il proprio benessere e spesso anche per necessità professionali.
Da sempre l’essere umano cercava di contrastare i segni negativi dello scorrere del tempo sulla pelle e sul fisico, ed oggi più che mai questa è diventata una delle prerogative fondamentali. In generale il processo di invecchiamento è caratterizzato da una progressiva riduzione della capacità dei tessuti di rigenerarsi e riguarda tutto il corpo e tutti i tessuti ma, per la sua posizione, la pelle è il primo indicatore visibile dell’invecchiamento, soprattutto quella delle zone più in vista, prima tra tutti quella del volto.
Il viso è la prima cosa che guardiamo
È una sorta di “biglietto da visita” che rappresenta la nostra personalità, è un’immagine che comunica chi siamo e come ci sentiamo. Il viso è responsabile della trasmissione delle nostre emozioni attraverso le espressioni facciali, che rivelano molto di noi stessi ed incidono significativamente sul nostro successo personale e professionale. Non a caso le immagini che più attirano la nostra attenzione sono quelle contenenti i volti. Fin dalla nascita siamo geneticamente predisposti al riconoscimento facciale. I bambini di pochi mesi sono in grado di distinguere diverse tipologie di viso e di reagire in coerenza alle espressioni che percepiscono, rispondendo con il sorriso o con il pianto, cioè in maniera positiva o negativa. Quando metti una foto sul tuo profilo social aumenti notevolmente le probabilità che la tua pagina venga visitata, così come la probabilità che tu venga ricordato. I profili senza un’immagine o con visibilità limitata vengono aperti raramente dai selezionatori. Consolidate ricerche dimostrano che questo meccanismo è il fattore dominante nella comunicazione, nella creazione dei legami interpersonali e nelle relazioni umane in generale.
Nel mondo professionale “l’immagine” diventa un valore inestimabile
Principalmente le donne, ma ormai anche gli uomini, si rivolgono sempre più spesso a visite di consulto di dermatologia estetica e chirurgia plastica. Aumentano costantemente anche le richieste per la correzione delle zone extra-faciali, quali collo, decolleté e dorso delle mani, nelle quali i segni dell’invecchiamento sono più visibili. Negli ultimi anni la medicina estetica ha compiuto rilevanti progressi in ambito tecnologico, con lo scopo di mettere a punto protocolli di trattamento sempre meno invasivi. In sostituzione dell’intervento di chirurgia plastica, quando possibile, si ricorre alle tecniche di dermoestetica quali laser, radiofrequenza, ultrasuoni o needling con acido ialuronico come filler, con risultati apprezzabili e ottimali. Queste tecniche non chirurgiche, oltre che essere non invasive, sono anche meno costose, cosa che incoraggia i pazienti a ricorrere più facilmente a questi trattamenti divenuti molto efficaci. Inoltre si tratta di trattamenti innocui che non necessitano di anestesia e sono privi di effetti secondari che alterano le proprie attività quotidiane. Perciò prevenire, ritardare l’invecchiamento cutaneo e alla fine ringiovanire il proprio aspetto sono diventati obiettivi del tutto legittimi e realistici.
E allora cosa possiamo fare concretamente per il nostro viso e corpo, più precisamente per la nostra pelle, che nel corso degli anni perde la sua carica energetica e la sua luminosità?
Innanzitutto è necessaria una valutazione professionale personalizzata, perché ogni persona invecchia diversamente a causa delle diverse tipologie di pelle e di numerosi componenti esterni che influiscono negativamente. Nella maggior parte dei casi è indispensabile una combinazione di diverse tecniche e protocolli specifici per ottenere il risultato desiderato e minimizzare i rischi di effetti indesiderati. Ecco perché è fondamentale rivolgersi a centri specializzati, che hanno a disposizione apparecchiature tecnologicamente valide ed efficienti ed un gruppo di specialisti professionalmente preparati ad affrontare e risolvere diverse problematiche della pelle.
Quali sono le cause e le manifestazioni dell’invecchiamento cutaneo?
L’invecchiamento è dovuto ad aspetti genetici, ormonali, nutrizionali e medio ambientali come il sole o la contaminazione, che producono cambiamenti nella texture e nella pigmentazione della pelle, pori dilatati e flaccidità muscolare, generando, pertanto, la formazione delle cosiddette rughe. È a partire dai 30 anni, quando appaiono i primi segni dell’invecchiamento, che dobbiamo iniziare ad agire. L’invecchiamento cutaneo non solo causa flaccidità cutanea, ma gran parte del deterioramento si manifesta con la comparsa di segni quali: pori dilatati, macchie solari, lesioni pigmentate ipercheratosiche, lesioni seborroiche, capillari rotti ed arrossamento diffuso, mancanza di lucentezza nella pelle. Per questo motivo, quando parliamo di ringiovanimento in generale, non solo ci riferiamo alle tecniche rivolte a trattare l’invecchiamento dovuto all’età ma anche agli inestetismi cutanei e a ciò che riguarda i cambiamenti prodotti nella nostra pelle dalle aggressioni fisico-ambientali e dallo stress.
La dermoestetica per correggere gli inestetismi
La dermoestetica ha lo scopo di attenuare, ridurre e migliorare inestetismi ed è volta a migliorare sia la fisiologia che l’estetica del viso e del corpo, agendo attivamente sul ringiovanimento cutaneo e tissutale, avvalendosi dell’ausilio di specifiche tecnologie non invasive, ponendo attenzione al risultato psicofisico ed estetico finale del paziente che vi si sottopone. I trattamenti possono essere applicati sia sul viso che sul corpo, con miglioramenti in termini sia visivi che funzionali del microcircolo, compattezza e luminosità della cute.
Dott. Valery Gomelya