Possiamo definire la Posturologia come la disciplina che si occupa dello studio scientifico e clinico della postura del corpo umano.
La Postura viene descritta da diversi autori come la posizione del corpo nello spazio e la relazione spaziale tra i segmenti scheletrici, il cui fine è il mantenimento dell’equilibrio, sia in condizioni statiche che dinamiche, cui concorrono fattori neurofisiologici, biomeccanici, psicoemotivi e relazionali, legati anche all’evoluzione della specie (F. Scoppa, 2002).
Da questa definizione si può intuire il fatto che non possiamo individuare un solo “motivo” per cui un soggetto assume una determinata postura; di sicura rilevanza, a mio parere, appare l’aspetto caratteriale ed emotivo, a tal proposito prendo in prestito le parole di Gagey, il quale afferma che la postura è strettamente legata alla vita emotiva fino ad essere l’espressione stessa per il mondo esterno, attraverso la disposizone corporea nel suo insieme; perciò ridurre l’uomo a semplice gioco meccanico è condannarsi a non comprendere nulla di colui che ha difficoltà a mantenersi eretto (Gagey 2000).
In cosa consiste la valutazione posturale?
Nella valutazione posturale ci rifacciamo a un modello teorico di “normalità” ma che nella realtà è difficile da trovare in un soggetto. Tuttavia è importante dire che i rari casi di soggetti perfettamente equilibrati raramente soffrono ad esempio di mal di schiena.
La valutazione posturale consiste principalmente in:
- Anamnesi iniziale, storia clinica del paziente,
- Valutazione d’insieme della postura;
- Valutazione della postura nei 3 piani dello spazio (frontale, sagittale, trasverso).
Nella valutazione inoltre si effettueranno determinati test che avranno l’obbiettivo:
- Di individuare se il problema ha un decorso Ascendente, cioè dal basso verso l‘alto, o viceversa un aspetto Discendente, dall‘alto verso il basso o Misto, cioè una combinazione di più squilibri.
- Di capire il recettore che provoca la “perturbazione” posturale (piede, occhio, bocca, visceri, arti...)
È importante dire che non sempre il motivo del problema posturale è riconducibile ad un solo aspetto, ma ad una serie di problematiche chemagari sono andate ad aggiungersi nel corso della vita, perciò il lavoro di chi valuta è anche quello di saper individuare un percorso di correzione che si dovrà avvalere della collaborazione di altri specialisti. In questo senso diviene fondamentale poter contare sulla collaborozione di più figure professionali e in ciò la realtà del centro La Fenice è all‘avanguardia.
La postura è strettamente legata alla vita emotiva fino ad essere l‘espressione stessa per il mondo esterno, attraverso la disposizone corporea nel suo insieme.
Perchè richiedere una valutazione della propria postura?
La valutazione posturale risulta essere indicata un po‘ per tutti. Sembra banale dirlo ma è proprio così! L‘indagine sulla postura può far emergere aspetti fino a quel momento ignorati dalla persona, o magari può far riaffiorare situazioni dimenticate e a cui non si dava più peso. Molto spesso la risposta ad un problema è dentro di noi e il compito del “posturologo” in questi casi è solamente quello di mettere in evidenza tale problema. In via statistica posso dire che l‘80 % delle persone che richiedono una valutazione lo fa principalmente per due motivi: il primo è che riferiscono una presa di coscienza di un difetto posturale che loro stessi notano ma a cui non sanno dare una risposta e che comunque non ha creato mai particolari problemi fino a quel momento; il secondo, che è anche il più comune, è quello per cui il paziente arriva dopo una serie di consulti da vari specialisti che non sono riusciti a risolvere un particolare dolore, un‘infiammazione ecc. Il primo elemento su cui rendo da subito partecipe il paziente è sul come intendo approcciare quel “problema”, ragionando cioè su “tutto” il corpo inteso come “sistema tonico-posturale”. Siamo da sempre concentrati soltanto sul sintomo e sul dolore locale, questo ci porta inevitabilmente a chiudere gli occhi su come si comporta davvero il nostro corpo.
L‘adattabilità è forse la caratteristica più comune degli esseri viventi. Questo mi porta a dire che quando si ha un problema, il nostro corpo farà tutto ciò che può in quel preciso momento per riuscire a compensare, attraverso l‘adattamento di altre parti del corpo, tale squilibrio. Più il nostro corpo è forte e ha risorse e più avrà capacità di adattamento, quindi di non evidenziare una determinata perturbazione posturale. Quando ci accorgiamo di un dolore, di un problema, di una difficoltà di movimento o di forza, questa situazione molto spesso può essere solo la punta di un iceberg, di una situazione che in realtà è presente e si è venuta a creare da molto molto tempo. Dalla valutazione si cercherà di individuare un percorso di correzione posturale per migliorare e eliminare le algie.
Ruolo del Chinesiologo e Posturologo
La parte che riguarda il mio ruolo di Chinesiologo e Posturologo, sarà quella di effettuare un lavoro personalizzato e mirato nella nostra Palestra riabilitativa volto alla rieducazione e correzione posturale. Mi preme dire che il lavoro correttivo e compensativo risulta utile solo se ben indicato, controllato e attuato, altrimenti non solo è vano ma può essere anche dannoso.
Non si tratta di una semplice rieducazione muscolare, ma coinvolge interamente la psicomotricità del soggetto, che spesso non ha dentro di se l‘esatta nozione di come è fuori. La rappresentazione di un attitudine viziata crea alla lunga uno schema motorio errato che il soggetto ritiene normale.
L‘obbiettivo principale, inizialmente, sarà la presa di coscienza del proprio difetto, a quel punto si interverrà con tecniche di rieducazione posturale, di mobilizzazione, di rinforzo muscolare, di integrazione neuromotoria, di stabilizzazione ecc.
Dott. Gianmarco Morlacco