La patologia lombare è tra le più diffuse affezioni che affliggono l’intera umanità. Bisogna tenere presente che una costante è la forza di gravità verso la quale tutti devono rendere gratitudine e pagarne le spese.
La seconda condizione che rende così comune tale patologia è l’essere bipedi, che condiziona la posizione del rachide rispetto alla crosta terrestre, al contrario dei quadrupedi che per ovvie cause portano la loro colonna in parallelismo rispetto alla stessa crosta terrestre. Da qui la genesi delle scoliosi in soggetti predisposti, o “ab initio” nelle scoliosi primarie.
Il referto più comune consiste nella diminuzione della distanza tra i due somi che con l’andare del tempo determinano uno “split” che viene chiamato protusione. Essendo affacciata ed etoro-posta causa alterazione della fascia vascolo nervosa e addirittura del cono midollare. A peggiorare la situazione si sovrappone spesso artrosi (involuzione) delle articolazioni.
La terapia consta della diminuzione, dell’ipertrofia infiammatoria, (edema, calore, dolore, e rossore) con alterazioni della consistenza, con fans e corticosteroidi e successivamente molti vantaggi nelle infiltrazioni di ozono (O2 e O3) che ha un’ azione antinffiammatoria, essicante, e induce una neo angio-genesi. Viene in seconda battuta mobilizzato il sistema immunitario locale (macrofagi, killers, etc) che ha il compito di fagocitare il materiale divenuto inerte; ovviamente tutto ciò deve essere realizzato con gli indicati ausili fisioterapici in modo che la terapia sia una cooperazione tra il medico e il fisioterapista.
a cura del Dott. Massimo Ascani