Gotta e cattiva alimentazione

IN CASO DI ATTACCO IMPROVVISO DI GOTTA: è necessario far riposare completamente l’articolazione dolorante, applicare il freddo e non riscaldare mai l’articolazione! Assumere un antidolorifico (paracetamolo, dexalgin, ibuprofene) e consultare un reumatologo.

La gotta è una malattia del metabolismo caratterizzata da infiammazioni delle articolazioni, accompagnata da dolori improvvisi e acuti con arrossamenti spesso nel primo dito del piede e impossibilità a calpestare a terra. Un attacco di gotta può verificarsi all’improvviso, spesso di notte. Un segno caratteristico della gotta è l’infiammazione dell’alluce, ma possono essere colpite anche altre articolazioni.

I sintomi della gotta
Un attacco di gotta si verifica quasi sempre all’improvviso, più spesso di notte o al mattino. Dolore acuto al primo dito del piede, arrossamento della pelle sopra l’articolazione, forte gonfiore, impossibilità di calpestare il piede: sono questi i maggiori sintomi. All’inizio della malattia, l’attacco può durare diversi giorni e scomparire da solo. In seguito, gli attacchi possono ripetersi con frequenza variabile. Più gli attacchi sono frequenti, più la loro durata aumenta nel tempo. Il periodo senza attacchi è chiamato “intervallo di luce”. Tali intervalli si accorciano in assenza di trattamento della gotta. Inoltre, durante un’esacerbazione, la temperatura corporea può salire fino a 38° C. L’artrite acuta può coinvolgere ginocchio, gomito, caviglia e altre articolazioni, ma le articolazioni delle prime dita dei piedi sono le più comuni. Quando consultare un reumatologo Se si avverte un dolore acuto e improvviso al primo dito del piede, con gonfiore e arrossamento, è necessario consultare un reumatologo il prima possibile. Spesso i pazienti si recano erroneamente da un chirurgo o da un traumatologo.

Cause dello sviluppo
La gotta si manifesta a seguito di un periodo prolungato di alti livelli di acido urico nel sangue. L’acido urico si forma nel nostro organismo e si trova anche negli alimenti (carne rossa, fast food, insaccati, frutti di mare, frattaglie, ecc.) Con il tempo, si accumula nella cavità articolare sotto forma di cristalli di urato che danneggiano la membrana sinoviale e causano un’infiammazione acuta. I cristalli di urea si depositano anche nei reni e possono portare allo sviluppo di urolitiasi, nefrite e insufficienza renale. In genere, l’acido urico viene disciolto ed espulso dai reni nelle urine. Il più delle volte, un aumento dei livelli di acido urico è associato a una diminuzione della sua escrezione.

Fattori di rischio
Età e sesso: Gli uomini hanno maggiori probabilità di ammalarsi di gotta tra i 30 e i 50 anni. Dieta: Consumo di prodotti a base di carne, pollame, pesce grasso, frattaglie e frutti di mare, insaccati, alcolici (soprattutto birra e vodka), frutta e verdura dolce, dolci e bevande ad alto contenuto di fruttosio. Premenopausa e menopausa nelle donne, Sovrappeso: È associato a un aumento del colesterolo nel sangue, alla resistenza all’insulina e a un’alterata escrezione di acido urico. Assunzione di farmaci utilizzati per il trattamento di altre patologie, ad esempio: diuretici, antitumorali, aspirina-acetilsalicilico, ecc. Malattie croniche: malattie renali croniche, ipertensione arteriosa, iperlipidemia. Predisposizione ereditaria: gotta nei parenti. Operazioni o lesioni, surriscaldamento o ipotermia: il più delle volte dopo una sauna.

Stato gottoso
Un attacco di gotta prolungato di oltre 2 settimane, che non viene completamente alleviato dai farmaci antinfiammatori non steroidei. Coinvolgimento non solo del primo dito del piede, ma anche di altre articolazioni, spesso ginocchio, caviglia e piccole articolazioni delle mani. Sviluppo di una malattia renale cronica dovuta ai seguenti fattori: uso prolungato e incontrollato di antidolorifici, sviluppo di urolitiasi. Sviluppo di ipertensione arteriosa sullo sfondo di una malattia renale.

Diagnostica
Esame obiettivo: permetterà di determinare il numero di articolazioni interessate, la presenza di dolorabilità alla palpazione, il gonfiore e l’arrossamento della pelle sopra l’articolazione infiammata. Durante l’esame, il medico può anche rilevare la presenza di tofi, il più delle volte sui padiglioni auricolari (accumulo di cristalli di acido urico nei tessuti molli); meno spesso i tofi possono essere rilevati nell’area del gomito e di altre articolazioni.

Metodi di esame di laboratorio
Emocromo completo: segni caratteristici di infiammazione. Esame biochimico del sangue: livelli elevati di acido urico, colesterolo e creatinina non sempre. Analisi generale delle urine: presenza di sedimenti sotto forma di sali di urato. Esame del liquido sinoviale: per la presenza di cristalli di monourato di sodio per confermare la diagnosi.

Metodi di ricerca strumentale
Ecografia delle articolazioni: aiuta a rilevare la presenza di liquido infiammatorio e tofi. Radiografia delle articolazioni: nelle fasi iniziali può non essere un esame informativo, ma con il tempo compaiono cambiamenti caratteristici nelle ossa che formano l’articolazione. Risonanza magnetica: questo esame permette di confermare la diagnosi nelle fasi iniziali della gotta.

Prevenzione
La dieta e l’alimentazione equilibrata sono i metodi principali per prevenire gli attacchi di gotta. La dieta del paziente deve contenere cereali integrali, verdure e latticini a basso contenuto di grassi. È necessario limitare gli alimenti contenenti fruttosio, le bevande gassate dolci, la carne rossa e l’alcol. Bere almeno 2-2,5 litri al giorno di acqua pura o alcalina, a meno che non vi siano controindicazioni. Evitare il digiuno per la perdita di peso. Il digiuno può infatti provocare un attacco di gotta. Evitare scarpe strette per non ferire le prime dita dei piedi.

A cura della Dott.ssa Myroslava Styhar