Cari lettori, si riprende con le aperture delle scuole, dopo l’estate tra le più calde degli ultimi 60 anni.
La Regione Marche si è resa protagonista nello sport con il calcio-mondiale di Mancini, le acrobazie di Gimbo, il trionfo di Monreal della tennista maceratese Camila Giorgi, fino alla pallavolo tutta al femminile che ha riportato l’Italia sul tetto d’Europa, allenata dai due marchigiani di Mondolfo, Davide Mazzanti e Matteo Bertini.
I prossimi mesi saranno importanti per poter entrare nel periodo invernale in piena forma, grazie a corretti stili di vita, insieme ai consigli che fanno parte della “prevenzione”.
Di prevenzione ne esistono di diversi tipi, la primaria e secondaria interessa la gran parte della popolazione.
La prevenzione primaria è costituita dall’insieme delle attività volte a migliorare il proprio stile di vita, eliminando e/o contenendo i potenziali fattori di rischio delle maggiori patologie.
In questo modo si riduce la mortalità e si promuove la salute e il benessere sia dell’individuo, che della collettività.
La prevenzione secondaria, invece, riguarda gli individui clinicamente sani, che presentano un danno biologico già in atto.
Ha l’obiettivo di guarire la lesione prima che la malattia si manifesti clinicamente e in modo conclamato. Lo strumento della prevenzione secondaria è la diagnosi precoce, la cui attuabilità e utilità cambiano a seconda delle caratteristiche delle varie malattie.
I Check-Up preventivi permettono in modo precoce di intervenire, aumentando così le opportunità terapeutiche e riducendo gli effetti negativi.
Il pap test, la mammografia nella popolazione femminile, il controllo della prostata negli uomini adulti, con lo scopo di prevenire forme tumorali, sono solo alcuni tra i tanti esempi di prevenzione secondaria e di screening.
Molte altre visite specialistiche ed esami di diagnostica clinica strumentale sono utili alla ricerca preventiva e predittiva di eventuali patologie latenti o occulte, ancora nella fase primordiale, e cioè dove è possibile intervenire prima dell’insorgere della malattia.
Proprio per questo è preferibile spendere risorse nella prevenzione piuttosto che nella cura delle patologie.
E tantissimi sono gli studi che hanno dimostrato la sua importanza per ridurre l’incidenza di malattie e mortalità, favorendo il mantenimento del benessere e della qualità della vita.
Per raggiungere obiettivi sociali di rilievo, la prevenzione deve avvalersi di un preciso e costante processo divulgativo, dove la comunicazione scelta sia corretta, etica e continua.
Buona lettura
dr. Alberto Gagliardi