L’elastonografia è una nuova metodica che affianca la mammografia e l’ecografia nello studio dei noduli. Basato sull’utilizzo degli ultrasuoni questo esame è in grado di valutare l’elasticità e la consistenza (rigidità) dei noduli della mammella.
L’elastonografia è una nuova metodica che affianca la mammografia e l’ecografia nello studio dei noduli. Basato sull’utilizzo degli ultrasuoni questo esame è in grado di valutare l’elasticità e la consistenza (rigidità) dei noduli della mammella.
Principio di funzionamento
Nei tessuti umani esistono differenze di elasticità e di consistenza fra quelli sani e quelli patologici. Infatti alcune patologie (es. tumori) causano alterazioni nella struttura dei tessuti modificandone la consistenza e riducendone così la mobilità e l’elasticità. Più una lesione tende alla malignità più perde le caratteristiche tessutali tipiche del seno divenendo più dura rispetto a come si comportano le lesioni nodulari normali.
• Tipologia lesione: tendente al maligno oppure nodulare normale
• Caratteristiche: rigidità del tessuto oppure elasticità di poco differente rispetto al tessuto sano
• Scala cromatica valutativa: blui ntenso oppure rosso - verde
Sulla base di questa fondamentale acquisizione nasce l’idea di valutare l’elasticità dei tessuti in vivo sfruttando le potenzialità offerta dalle onde ultrasonore.
Caratteristiche dell’esame
L’esame richiede tempi di esecuzione brevi e non è per nulla doloroso o fastidioso. Permette, spesso, di ridurre il ricorso a procedure invasive nei casi di noduli della mammella che appaiono dubbi. Inoltre consente di riconoscere come carcinomi alcune lesioni nodulari senza segni caratteristici di malignità all’ecografia standard.
La valutazione
L’acquisizione elastonografica utilizza una scala cromatica (denominata score elastonografico) che varia dal blu intenso per lelesioni più rigide (tendente atessuti maligni) al rosso-verde per le lesioni elastiche e quindi benigne. Lo score 1 è tipico delle strutture molto elastiche e prive di rigidità in particolare nel caso di cisti. Gli score 2 e 3 rappresentano patologie in cui il tessuto è ancora elastico e sono legati a patologie benigne. Piuttosto tipiche dei fibroadenomi. Gli score 4 e 5 sono propri di patologie con tessuti rigidi. Sono prevalenti nei carcinomi e tipici delle forme infiltranti.