Gli acufeni sono una sensazione sonora percepita negli orecchi o nella testa, in assenza di uno stimolo acustico esterno, descritto come ronzio, fischio, sibilo. Basandosi sul principio della plasticità neuronale, il metodo TRT (Tinnitus Retraining Therapy) sostiene che il cervello è potenzialmente capace di imparare nuovi percorsi in grado di attenuare l’impatto negativo esercitato dagli acufeni.
Il trattamento si basa su un’opera di rieducazione (retraining) allo scopo di rimuovere le reazioni emozionali e la percezione dell’acufene stesso. La TRT associa una terapia riabilitativa, detta Counseling, ad un trattamento di arricchimento sonoro, conosciuto con il termine di Sound Therapy-Terapia Sonora. Per questi motivi richiede la collaborazione di diverse figure professionali (otorinolaringoiatra, psicologo e psicoterapeuta, audioprotesista).
Il Counselling va a riabilitare, sia il centro cerebrale responsabile della percezione del disturbo conseguente all’acufene, che le vie neuronali uditive, in modo da filtrare e bloccare il passaggio del segnale legato all’acufene stesso. Il percorso si svolge in tre fasi, dalle semplici informazioni scientifiche specifiche sull’acufene, a metodiche informative e di supporto emotivo, fino a comportamenti protettivi e stili di vita da seguire.
La Terapia Sonora ha lo scopo di arricchire la quantità dei suoni ambientali a cui il paziente è esposto quotidianamente e può essere attuata con diversi ausili. Alla luce dei dati raccolti da numerosi centri di ricerca e da studi condotti in vari paesi del mondo, nei pazienti con acufeni e/o iperacusia sottoposti alla TRT, si è visto un miglioramento della sintomatologia nell’80% dei casi con riduzione della percezione dell’acufene e dell’impatto del sintomo sulla vita di tutti i giorni. Pertanto si può affermare che questo approccio terapeutico sia a tutt’oggi uno dei metodi più validi e concreti a disposizione per la cura di questa patologia, attualmente in aumento piuttosto sensibile, che tende a esorbitare dalla stretta competenza audiologica per occupare territori più estesi della medicina sociale.
"La terapia per gli acufeni, sempre più utilizzata negli ultimi anni, è rappresentata dalla Ossigeno Terapia Iperbarica"
Altra importantissima terapia per gli acufeni, sempre più utilizzata negli ultimi anni, è rappresentata dalla Ossigeno Terapia Iperbarica. Questa terapia che viene effettuata da pochi centri specializzati dislocati sul territorio, si effettua tramite un apparecchio denominato camera iperbarica, un apparato utilizzato in medicina per la somministrazione di terapie a base di alte concentrazioni di ossigeno.
All’interno del macchinario vengono infatti ricreate condizioni di pressione superiori rispetto a quella atmosferica, fino a 2 volte quella presente a livello del mare, esponendo il paziente a miscele di gas, in particolare ossigeno che riesce ad arrivare a tutti gli organi e tessuti del paziente diventando un vero e proprio farmaco.
L’ossigenoterapia iperbarica può essere utile nel trattamento di un acufene di recente insorgenza, in fase acuta o subacuta, entro circa 3 mesi dall’esordio. Il protocollo OTI prevede un primo ciclo di 10 sedute di ossigenoterapia iperbarica e un eventuale secondo ciclo, nel caso i risultati fossero parziali.
Dott. Enrico Caldarelli