Ipertensione arteriosa: il killer silenzioso

Oggi per fortuna abbiamo a disposizione numerosi farmaci efficaci e ben tollerati che possono permetterci di curare in maniera efficace la Ipertensione ed evitare quindi le complicazioni come l’infarto, l’ictus, la rottura di un aneurisma.

Il nostro sistema cardiocircolatorio può essere paragonato ad un sistema idraulico costituito da una pompa (il cuore) ed un sistema di tubature (arterie, vene, capillari) che garantiscono l’apporto di sangue a tutti gli organi che costituiscono il nostro corpo.
Il sangue è indispensabile perché funziona come un sistema di trasporto che porta ai vari organi tutto ciò che serve per il loro funzionamento ovvero ossigeno, glucosio (il carburante principale), ormoni, vitamine e tante altre sostanze e porta via dai vari organi tutti i prodotti di rifiuto (anidride carbonica, scorie varie) che verranno poi smaltite principalmente dai polmoni, dal fegato o dai reni.
Perché il sangue possa raggiungere tutti gli organi occorre che venga spinto verso la periferia con una certa pressione.

Questa pressione si chiama Pressione Arteriosa ed è generalmente individuata attraverso due valori: la pressione massima o sistolica che è la pressione che si ha nelle nostre arterie nel momento in cui il cuore si contrae (sistole) e la pressione minima o diastolica che si ha nel momento in cui il cuore si rilascia (diastole).
La pressione si misura in millimetri di mercurio e la pressione arteriosa normale è di circa 120 mm.
Hg.
per la massima ed 80 mm.
Hg.
per la minima.
Si considerano comunque accettabili valori inferiori a 140 per la massima e 90 per la minima.
Al di sopra di questi valori si parla di Ipertensione Arteriosa.

PERCHÉ È IMPORTANTE LA IPERTENSIONE ARTERIOSA?
Pensiamo ad un esempio che ci è familiare. Quando innaffiamo il nostro giardino con un tubo di gomma, se la pressione dell’ acqua all’ interno del tubo è eccessiva, rischiamo che con il passare del tempo il tubo si danneggi e che da qualche punto, magari dove ci sono delle giunture, esca l’acqua.
Questo è tanto più probabile quanto più il tubo è vecchio e magari usurato per colpa delle intemperie (ghiaccio di inverno o sole d’estate).
Le nostre arterie non si usurano per il ghiaccio o il sole ma risentono anche loro del passare degli anni e per altre condizioni che le usurano.
La pressione troppo alta, assieme al fumo di sigaretta e il colesterolo troppo alto sono fra i principali fattori che danneggiano le arterie.
Ecco allora che una pressione troppo alta dentro delle arterie danneggiate dall’ età e da altri fattori, possono causare una rottura o una ostruzione di qualche arteria.
Quando questo avviene si può determinare la insorgenza di un infarto, di un ictus, dello scompenso cardiaco, di una insufficienza renale o della perdita della vista.
Cuore, cervello, reni, occhio sono i principali organi che possono essere danneggiati da una pressione troppo alta.
Altro motivo per cui è importante parlare di Ipertensione Arteriosa è il fatto che questa condizione è molto diffusa e purtroppo spesso non curata.
Si calcola che circa il 20-25% della popolazione adulta sia affetta da ipertensione.
Questo vuol dire che in Italia ad esempio ci sono diversi milioni di persone ipertese.
Ma soprattutto che solo una piccola parte di queste si curano in maniera adeguata.
Gli altri o non sanno di essere ipertesi o pur sapendolo, non si curano in maniera efficace.
Questo succede per un motivo molto semplice e cioè perché nella grande maggioranza dei casi la Ipertensione non da nessun sintomo.
Cioè una persona può avere la pressione anche molto alta e non avere fastidi.
Quando i fastidi arrivano è spesso troppo tardi, i danni ci sono già e spesso sono irreversibili.
Occorre intervenire prima che insorgano le complicazioni e prevenirle.
Questo è il motivo per cui la ipertensione arteriosa è chiamata anche “il killer silenzioso” cioè una condizione che lentamente ti uccide senza che tu te ne accorga.

ALLORA COSA FARE?
La prima cosa da fare è senz’altro quella di prendere l’abitudine di misurarci ogni tanto la pressione.
Farsela misurare dal proprio medico, da un familiare, in farmacia… Questa raccomandazione vale per tutti ma soprattutto per alcune persone.
Le persone più a rischio sono quelle che hanno altri familiari (genitori, fratelli, sorelle) già ipertesi; le donne nel periodo della menopausa o pre-menopausa e tutti quelli che hanno altri fattori di rischio per malattie cardiovascolari (Diabete, ipercolesterolemia, fumo di sigaretta, obesità, stress, vita sedentaria).
Se si trovano valori pressori superiori a quelli indicati (massima > 140 mm.
Hg.
o minima > 90 mm.
Hg.
) consultare il proprio medico o uno specialista.
Oggi per fortuna abbiamo a disposizione numerosi farmaci efficaci e ben tollerati che possono permetterci di curare in maniera efficace la Ipertensione ed evitare quindi le complicazioni come l’infarto, l’ictus, la rottura di un aneurisma ecc.

COSA FARE?
Se siamo soggetti a rischio magari perché abbiamo in famiglia delle persone ipertese e quindi probabilmente abbiamo una predisposizione genetica a sviluppare una Ipertensione, dobbiamo cercare di essere particolarmente attenti seguendo alcune regole: 1 – Misurare ogni tanto la pressione; 2 – cercare di limitare la quantità di sale nella dieta evitando di aggiungere sale ai cibi e cercando di limitare tutti i cibi particolarmente salati (insaccati, pizza, cibi conservati sotto sale).
Mangiare abitualmente verdure e frutta.
Preferire la cosiddetta “dieta mediterranea”; 3 – non fumare; 4 – svolgere una regolare attività fisica di tipo aerobico anche allo scopo di controllare il peso corporeo; 5 – specie se siamo persone a rischio, effettuare una visita preventiva dal proprio medico di famiglia o da un cardiologo, che ci permetta di evitare i guai piuttosto che doverli poi curare.

Dott. Domenico Ciliberti