Da questa settimana entriamo nel pe riodo primaverile, tre mesi di polline e allergie che per tanti italiani – si calcola 6,5 milioni – sono causa di rinite allergica.
COME SI PRESENTA – La rinite è una manifestazione clinica che colpisce le prime vie aree (naso, gola) ma anche occhi (congiuntivite) provocando sintomi quali lacrimazione, starnuti, prurito del naso e agli occhi, prurito delle orecchie e del palato, naso che cola, con gestione delle mucose nasali con difficoltà a respirare. In alcuni casi anche senso di oppressione toracica, tosse e disturbi del sonno.
Da questa settimana entriamo nel pe riodo primaverile, tre mesi di polline e allergie che per tanti italiani – si calcola 6,5 milioni – sono causa di rinite allergica.
COME SI PRESENTA – La rinite è una manifestazione clinica che colpisce le prime vie aree (naso, gola) ma anche occhi (congiuntivite) provocando sintomi quali lacrimazione, starnuti, prurito del naso e agli occhi, prurito delle orecchie e del palato, naso che cola, con gestione delle mucose nasali con difficoltà a respirare. In alcuni casi anche senso di oppressione toracica, tosse e disturbi del sonno.
LE CAUSE – È una reazione scatenata dal contatto con allergeni presenti nell’ambiente (pollini, acari domestici, peli di animali) ed è causata da un’eccessiva risposta del sistema immunitario a tali stimoli. Insorge prevalentemente in età infantile e adolescenza, ma può manifestarsi anche in età adulta. Colpisce entrambi i sessi e può avere un andamento stagionale o perenne (a seconda dell’allerge ne e/o allergeni responsabile/i).
CAPIRNE DI PIÙ – Il primo step nella diagnosi è la visita approfondita dell’allergologo per indagare sui sintomi, familiarità e stile di vita del paziente; durante la visita specialistica è inoltre opportuno effettuare un attento esame generale e in particolare delle vie aree.
ANALISI – Sarà poi opportuno eseguire test in vivo e in vitro. I primi sono i test cutanei (skin prick test), consistono nell’applicare minime quantità di allergeni sull’avambraccio del paziente che penetrano at traverso della microlancette sterili. Se il paziente ha gli anticorpi IgE attivi contro un determinato allergene, si osserverà un pomfo (lieve reazione eritematosa e rigonfia) in corrispondenza della sostanza cui è allergico.
I test in vitro invece consistono in un semplice prelievo venoso per eseguire il dosaggio delle IgE specifiche sieriche (ovvero le immunoglobuline responsabili della reazione allergica); sono test che vengono effettuati a completamento dei “prick” oppure come prima scelta nel caso fosse impedita l’esecuzione dei test cutanei.
AFFRONTARE L’ALLERGIA – Il primo trattamento consiste nell’evitare l’allergene/i respon sabili della rinite allergica. L’allontanamento definitivo spesso è impossibile: come non respirare il polline in primavera? O come trovarsi in un ambiente privo di qualsiasi traccia di polvere?
Pertanto per le allergie respiratorie sono efficaci i trattamenti desensibilizzanti specifici (orali o sottocutanei) che prevedono un graduale “allenamento” della risposta immunitaria nel tollerare l’allergene in modo da ridurre nel tempo la sintomatologia sia nel numero che nell’intensità degli episodi acuti. Tale terapia è sicura ed efficace, riduce il consumo e le spese per i farmaci antiallergici (anti staminici, spray nasali, colliri e cortisonici), inoltre migliora lo stile di vita complessivo.
L’immunoterapia specifica impedisce il peggioramento della malattia allergica prevenendo eventuali complicanze/conseguenze (sensibilizzazioni ad altri allergeni, poliposi nasale o l’evoluzione della rinite in asma bronchiale). Rappresenta in definitiva il presidio più idoneo per trattare le malattie allergiche respiratorie e modificare il corso naturale della malattia. I benefici di tale terapia durano negli anni anche dopo la sospensione del trattamento.