La sindrome da OCCHIO SECCO o DRY EYE è divenuta nel giro di poco più di un decennio, una delle patologie più diffuse in assoluto. Si ritiene che oltre il 55% (circa 30 milioni di persone) della popolazione italiana abbia l’occhio secco in forme differenti per gravità. Le cause di questa patologia sono state in passato differenti e soprattutto a carico del sesso femminile ed in età adulta. La forma più grave, “SINDROME DI SJOGREN”, è dovuta ad un’alterazione del Sistema Immunitario ed è spesso associata ad una patologia reumatologica. Per fortuna l’incidenza della secchezza oculare Sjogren è limitata, ma accompagnata da una vera moltitudine di forme analoghe, meno gravi, causate da squilibri ormonali nella donna (menopausa, gestazione) e/o assunzione di farmaci (iatrogena) soprattutto ansiolitici, antidepressivi e induttori del sonno (neurolettici e neuroplegici). Talvolta gli squilibri ormonali e l’assunzione di farmaci si sommano e portano ad una alterazione quali-quantitativa del film lacrimale severa.
Il film lacrimale è un liquido composto dall’acqua proveniente dalla ghiandola lacrimale principale e da quelle accessorie presenti nello spessore palpebrale, da sostanze mucolipidiche delle ghiandole congiuntivali di Zeiss e Meibomio e dalle cellule esfoliate dallo strato superficiale della cornea. Il film lacrimale ha il compito di lubrifi
care la superficie corneale che con l’ammiccamento subirebbe traumi, di nutrire la cornea che è avascolare e proteggere la cornea stessa da microinquinanti fisici, chimici e biologici.
Bisogna sottolineare che la cornea è il tessuto umano più innervato in assoluto e quindi più sensibile in assoluto. Una modificazione del film lacrimale sia qualitativa che quantitativa, viene recepita immediatamente e segnalata al nostro cervello come fastidio, disagio, dolore.
Da molti anni e progressivamente fino ad oggi, si sono modificate molte condizioni di vita quali:
- l’allungamento della vita dell’uomo e della donna
- del clima per l’aumento della temperatura e quindi della evaporazione
- il maggior numero di ore al giorno trascorse in condizioni climatiche artificiali (riscaldamento, condizionamento, illuminazione)
- l’inquinamento atmosferico
- la maggior farmaco dipendenza da prodotti che interferiscono con la produzione del film lacrimale
il maggior numero di ore al giorno trascorse davanti ad uno schermo: videoterminalismo.
Quest’ultimo è un aspetto importante che valuteremo meglio nel prossimo futuro non solo per la tipologia di vita del videoterminalista ma per l’aumento del tempo trascorso al terminale smart working ma per l’età con la didattica da remoto. C’è una legge di fine anni 80 che riporta in Gazzetta ufficiale l’obbligatorietà per i videoterminalisti di ore di 50 minuti di lavoro al terminale.
L’occhio secco viene curato con integratori lacrimali denominati lacrime artificiali. Non è possibile utilizzare per lungo tempo farmaci in collirio di tipo antinfiammatorio, sia cortisonici che fans per gli effetti collaterali in terapie prolungate. Le lacrime artificiali sono formulate con una sostanza viscoelastica che permetta una maggior lubrificazione e recentemente anche con sostanze antiossidanti capaci di intervenire sullo stato infiammatorio. L’epigallocatechina gallato (EGCG) è presente in una recentissima lacrima artificiale e svolge un’importante azione antiossidante su tutte le cellule della cornea ed in particolare sulle sue terminazioni nervose.
Una raccomandazione: effettuare un gran numero di somministrazioni giornaliere – anche ogni ora come consiglia la legge sopracitata – soprattutto se si è fumatori o portatori di lenti a contatto e
in particolare modo la sera prima di addormentarsi. Durante il sonno si verificano, a palpebre chiuse, dei consistenti e prolungati movimenti oculari (fase REM del sonno) che in assenza di lubrificazione generano dolore con alterazione del sonno fisiologico e nel tempo con sindromi neuro psichiche.
Così anche nella guida protratta (diverse ore) di autoveicoli ricordare che la secchezza oculare, molto frequente in auto, induce il fenomeno della narcolessia (addormentamento). È opportuno, anche in questo caso, usare una buona lacrima artificiale per evitare la riduzione dei riflessi e l’addormentamento repentino.
Nei casi più gravi si consiglia l’assunzione di prodotti integratori alimentari con un sicuro effetto antiossidante a livello corneo congiuntivale (Glutatione, Luteina, Omega3, Vitamine C ed E, antocianosidi, Lattoferrina ecc).
dott. Marcello Stagni / dott. Edoardo Stagni