Salvia

La salvia di nome scientifico Salvia Salvia officinalis, e da quello latino Salus salvus che letteralmente tradotto significa “sano e  salvo” per questo motivo viene chiamata anche pianta della salute. E’ una pianta perenne che si presenta come un arbusto  sempre verde. Con un suo fusto eretto, che può raggiungere tra i 50 e gli 80 cm e le sue foglie con una forma allungata e  affusolata che sono piuttosto spesse e dure. I suoi fiori, di un colore che va dal blu al viola, compaiono generalmente in  primavera, prediligendo il sole.

Camomilla

La camomilla dal nome scientifico è Matricaria camomilla L., è una pianta annuale che può raggiungere dai 20 ai 50 cm di altezza.  Il  suo fusto è glabro, eretto, molto ramificato; le foglie sono verdi bipennatosette, divise in sottili lacinie piatte sopra; i fiori sono con  un centro giallo circondato da petali bianchi. La pianta fiorisce da maggio per tutta l’estate.

Come combattere il caldo a tavola

Con l’arrivo dell’estate e del gran caldo assistiamo ad un cambiamento radicale delle nostre abitudini e dell’appetito. Mangiamo più spesso fuori casa, capita più frequentemente di sostituire il pasto con un gelato freddo e a volte saltiamo direttamente i pasti. Per questo il problema più grande dell’alimentazione estiva è cercare di fare pasti equilibrati, senza andare incontro a carenze, e preferendo pasti semplici, freddi e facili da digerire. In particolar modo dovremo fare più attenzione all’alimentazione delle categorie più sensibili, come i bambini, le donne in dolce attesa e gli anziani, che nel periodo estivo sono più esposti a carenze e disidratazione.

La punizione

Oggi, contrariamente a non moltissimi anni fa, la punizione è considerato un comportamento, per lo meno, disdicevole se non addirittura criminale. Si è consolidata l’idea che il bambino sia un essere fragile, incapace di interagire proficuamente con la realtà e con le frustrazioni che l’esperienza produce. Da qui nasce l’idea che l’obbiettivo primario dell’educazione sia quello di evitare al massimo grado che il bambino viva l’esperienza del fallimento, dell’errore e della frustrazione.